La luna nemmeno si guarda più, forse perché se crediamo che la terra sia piatta, allora sicuramente pensiamo che la luna sia fatta di formaggio e il formaggio, oltre a portare un innalzamento del colesterolo, puzza. Resta il fatto che la luna pare sia inodore e che il firmamento e i tramonti sono mercanzia per vecchi e inebetiti romantici che credono ancora alla bella addormentata o al principe
Azzurro e poi si sa che le cose romantiche, essendo dolci, fanno ingrassare.
Dunque via i mielosi camini accesi e gli abbracci al chiaro di luna, che portano il diabete e via le candele che vengono dal petrolio ed inquinano, via la corrente perché costa un botto, via i fiori recisi per non alterare i percorsi della natura e i bilanciatissimi equilibri ecologici. Tutto questo ancorarsi il più possibile al razionale, ci porta lontano da quello che è il calore di un abbraccio e ci allontana dalla poesia che ci viene regalata da un qualsivoglia sentimento.
“Rose rosse per te ho portato stasera” cantava Massimo Ranieri in tempi non sospetti.
Oggi per adeguare il testo di questa bella romantica canzone, a tempi più moderni, dovrebbe cantare “emoticon rosse per te ho whatsappato stasera”…
Capite che non è proprio la stessa cosa? Che il calore di una rosa non è lo stesso di un whatsapp e che un abbraccio osservando il firmamento è qualcosa in più che tempo perso? comunque: tutto questo “pippone” sul romanticismo perduto è stato scritto solo per presentarvi una nuova illustrazione tratta dal mio quaderno ad anelle: un quaderno dove annoto testi di canzoni e di arie liriche che poi “illustro” per puro divertimento personale.
No perché non crediate che io sia romantico… giammai! Io sono un vecchio rude duro che se una femmina vuole le rose se le va a comprare dal rosivendolo perché sono mica qui a pettinare le bambole…
E per favore: non prendete per vero tutto ciò che dico, perché comunque vi fareste un idea sbagliata del sottoscritto.
“Cioè abbiamo sbagliato a pensarti come un pirla?”
… mmmm no: mi sa che abbiate ragione voi.
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