Questa mattina su alcuni quotidiani inglesi (la mia fonte è RadioRai) sarebbe apparsa una dura critica su come i "beni culturali italiani" stiano mandando in rovina storici siti meravigliosi (Un solo esempio tra gli altri: Pompei). Negli articoli in questione si spiegava come, se tali monumenti fossero stati gestiti dal Regno Unito, si sarebbe potuto migliorarne le condizioni e gestirne al meglio la fruibilità. Sono certissimo che in mano Inglese (o in mano a qualunque altro stato che non si chiami Italia) i nostri beni storici avrebbero avuto ben altra attenzione. L'Italia se ne frega abbastanza dei suoi tesori culturali e se ne frega parecchio anche del turismo.
Occorrebbe cambiare mentalità (in fondo siamo in un periodo di "grandi cambiamenti"), recuperare il valore storico dei nostri siti archeologici (e non) e creare strutture e servizi degni di questo nome. Abbiamo in mano un tesoro, o meglio, una vera miniera d'oro, ma in realtà pensiamo solo alle "notti rosa" della riviera, a cosa sia di destra o sinistra e ad arraffare quel poco che arriva... Scusatemi se, questa volta, mi trovo in piena sintonia con le critiche provenienti dalla vecchia terra d'Albione.
Occorrebbe cambiare mentalità (in fondo siamo in un periodo di "grandi cambiamenti"), recuperare il valore storico dei nostri siti archeologici (e non) e creare strutture e servizi degni di questo nome. Abbiamo in mano un tesoro, o meglio, una vera miniera d'oro, ma in realtà pensiamo solo alle "notti rosa" della riviera, a cosa sia di destra o sinistra e ad arraffare quel poco che arriva... Scusatemi se, questa volta, mi trovo in piena sintonia con le critiche provenienti dalla vecchia terra d'Albione.
Monumenti in rovina...© 2013 Testo disegni di Daniele "tarlo" Tarlazzi
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